Giappone, anno di grazia 1986, un anno destinato ad entrare per sempre nella storia dei videogiochi come la nascita di una delle più grandi serie di sempre.
Quel periodo, grazie ad un poco più che trentenne Shigeru Miyamoto, vide infatti l’arrivo di “The Legend of Zelda” sugli scaffali dei negozi di mezzo mondo.
Forte di una storia semplice, ma d’impatto scritta dallo stesso Miyamoto (papà di “Donkey Kong” e “Super Mario”) basata su alcuni eventi della sua infanzia e delle musiche di Kōji Kondō, “The Legend of Zelda” diventa praticamente subito uno dei giochi più gettonati del Famicom Disk System e poi del NES.
8 bit, visuale dall’alto, un’intera mappa da esplorare (Hyrule) piena di dungeon e nemici ed una missione, salvare la principessa Zelda dalle grinfie del malvagio Ganon e recuperare i pezzi della Triforza.
Dopo il primo capitolo, i sequel furono quasi obbligatori e videro le gesta di Link, Zelda, Ganon ed altri personaggi (dalla fatina Navi al buffo Tingle) avvicendarsi su SNES (“A Link to the Past” fu un’autentica rivelazione), Game Boy (opportunamente rivisitato), Nintendo 64 (“Ocarina of Time” venne eletto come uno dei migliori giochi di sempre), Nintendo GameCube (“The Wind Waker” divise un po’ gli appassionati), Nintendo DS (teatro di alcuni remake), Nintento Wii e WiiU (non convinse “Link’s Crossbow Training”) e Nintendo Switch (successone per “Breath of the Wild”), ma non è tutto Nintendo ciò che luccica.
Tre capitoli finirono anche su una consolle Philips, ma le animazioni ed il gameplay erano così brutti che furono un fiasco completo.
Ad ogni modo il coraggioso Link, oltre a comparire in altri giochi come “Soulcalibur”, “Super Smash Bros” oppure “Sonic Lost World”, è diventato un’icona tanto che le sue avventure contano più di una quindicina di titoli e la sua influenza è innegabile. Un esempio recente è il nostrano “Baldo”.
Secondo il sito USGamer il miglior capitolo della saga è, rullo di tamburi, “A Link to the Past” pubblicato nel 1991 per SNES.
Un’avventura molto più completa, in 16 bit, con tutta una nuova serie di personaggi, azioni, armi, narrazione e meccaniche che hanno influenzato i titoli successivi.
Prima di mostrarvi la classifica vi ricordiamo che potete rigiocare ai primi tre “Zelda” su NES e SNES mini, ma bando agli indugi ed ecco a voi la classifica che ha visto scalzare dai primi posti “Ocarina of Time”, “Majora’s Mask” e addirittura “Breath of the Wild”! Titolone che, durante l’E3, ha visto l’annuncio di un sequel!
26. Zelda: Wand of Gamelon/Link: Faces of Evil
25. Zelda’s Adventure
24. Freshly-picked Tingle’s Rosy Rupeeland
23. The Legend of Zelda: Tri Force Heroes
22. Tetra’s Trackers/Navi Trackers
21. The Legend of Zelda (handheld)
20. BS Zelda no Densetsu
19. Link’s Crossbow Training
18. Hyrule Warriors
17. The Legend of Zelda: Four Swords
16. The Legend of Zelda: Spirit Tracks
15. The Legend of Zelda: Phantom Hourglass
14. The Legend of Zelda: Minish Cap
13. Zelda II: The Adventure of Link
12. The Legend of Zelda: Skyward Sword
11. The Legend of Zelda: Oracle of Seasons/Oracle of Ages
10. Four Swords Adventures
9. The Legend of Zelda
8. The Legend of Zelda: Twilight Princess
7. The Legend of Zelda: A Link Between Worlds
6. The Legend of Zelda: Link’s Awakening
5. The Legend of Zelda: The Wind Waker
4. The Legend of Zelda: Ocarina of Time
3. The Legend of Zelda: Majora’s Mask
2. The Legend of Zelda: Breath of the Wild
1. The Legend of Zelda: A Link to the Past
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