Quibi, in 6 mesi da grande startup di streaming al fallimento.

Chiude Quibi, una meteora che ha bruciato a tempo di record, nel giro di sei mesi specificamente, quasi un miliardo e mezzo. Dal debutto in grande stile a una chiusura senza appello, per epilogo una lettera dei suoi famosi creatori, il magnate del cinema Jeffrey katzenberg è la veterana tech Meg whitman, trovato lupo morto delusi ovviamente dopo la corsa agli investitori eh ovviamente al licenziamento di circa 200 persone.

Gli investitori erano tutti nomi eccellenti rimasti ovviamente scossi dall’accaduto, adesso tutti quei famosi soci si spartiranno quanto rimane, una volta pagato i creditori: si tratta di circa 350 milioni degli 1,8 miliardi che avevano scommesso.  Attualmente sono in vendita al migliore offerente gli asset,  un centinaio di sci originali che potrebbero arricchire qualche protagonista già affermato. Nessun compratore era invece messo per l’intero servizio, così come nessuna ipotesi su potenziali imprenditori intenti nel mettere fine alla parola fine Quibi.

Ma andiamo a vedere che cos’è accaduto. è accaduto che lo streaming si è rivelato una frontiera molto frenetica in continua evoluzione, e nello stesso tempo molto pericolosa. Offrire prodotti short form, di cinque o dieci minuti, disegnati per il consumo su gadget mobili a cominciare dagli smartphone.

Quindi anziché startup di successo È diventata vittima della pandemia che scuote l’economia e la società e quindi nella straordinaria guerra esplosa nel mondo dello streaming.

È diventato uno dei fallimenti più costosi e rapidi di una startup nella coscienza americano, nata come una startup per cogliere l’attenzione degli americani mentre sono in viaggio o pendolari, ha fatto i conti con un lockdown che ha inchiodato le famiglie in casa. 

Non è stata solo il virus il consumo dei media come tik tok YouTube e addirittura aumentato durante la pandemia, La verità è che i suoi suoi non hanno fatto molta presa sul pubblico ovviamente poi hanno dovuto fare il conto con tutti i colossi dello streaming già affermati, per questo è arrivata la fine del servizio.

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