Il Signore degli Anelli: il ritorno sugli scaffali

Il mondo è cambiato. Lo sento nell’acqua, lo sento nella terra, lo avverto nell’aria. Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricordi. Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei grandi Anelli“.

“Tre furono dati agli elfi, gli esseri immortali più saggi e leali di tutti. Sette ai re dei nani, grandi minatori e costruttori di città nelle montagne. E nove, nove Anelli furono dati agli uomini, che più di tutti desiderano il potere. Ma tutti loro furono ingannati, perché venne creato un altro anello.

Questo era il famoso prologo narrato da Lady Galadriel nella celeberrima trilogia de “Il Signore degli Anelli” diretta da Peter Jackson e basata sui libri di J. R. R. Tolkien.

“Il Signore degli Anelli” di Peter Jackson

Il 2001, il 2002 ed il 2003 hanno visto i campi della Nuova Zelanda, paese natio del famoso regista, popolarsi di strane creature, cavalli, incantesimi, spade ed un anello che doveva raggiungere un vulcano.

Non è un sogno dettato da una digestione particolarmente lunga ed elaborata, ma bensì ciò che la popolazione locale ed i tantissimi membri della troupe hanno vissuto in quegli anni.

Sceneggiatori, illustratori, truccatori, sarti, fabbri e maghi degli effetti speciali hanno infatti dato il meglio di loro stessi per ricreare, e riadattare al contesto cinematografico, le atmosfere e le epiche vicende narrate da Tolkien (detto anche “il professore con la pipa”) nella sua mitica trilogia.

Tre libri, per non parlare de “Lo Hobbit” e “Il Silmarillion”, che hanno ispirato una lunga schiera di scrittori, musicisti e tanti altri artisti ancora. I tre film vedono dunque i nostri eroi cercare di sconfiggere il Male assoluto, l’oscuro Sauron, dalla Terra di Mezzo distruggendo l’Anello del potere che aveva usato lui stesso per ingannare elfi, nani e uomini.

Il pesante fardello verrà poi caricato sulle spalle del povero hobbit Frodo Baggins (Eliaj Wood) che si offre di portarlo fino a Mordor, ma un viaggio come questo non può essere fatto da solo.

A lui si aggiungono infatti lo stregone Gandalf (Sir Ian McKellen), il ramingo Aragorn (Viggo Mortensen), il guerriero Boromir (Sean Bean), l’elfo Legolas (Orlando Bloom), il nano Gimli (John Rhys – Davies) e gli hobbit Samvise Gamgee (Sean Astin), Peregrino Tuc (Billy Boyd) e Meriadoc Brandibuck (Dominic Monaghan).

Il resto, come si suol dire, è storia che viene narrata in circa tre ore di film suddivisi come nel libro in “La Compagnia dell’Anello”, “Le Due Torri” ed “Il Ritorno del Re”.

“Il Signore degli Anelli”: in qualità 4K

Visto il grandissimo successo delle pellicole all’epoca ed al giorno d’oggi, specie con la serie tv in programmazione per il 2020, è naturale che i collezionisti e gli appassionati si siano procurati le copie con i contenuti speciali, i minuti aggiunti e tanto altro ancora, ma mancava ancora qualcosa.

Quel qualcosa era la versione in 4K che finalmente rivedrà in qualità altissima le gesta e le peripezie legato all’Anello.

Oltre al “Signore degli Anelli” anche la tanto contestata trilogia de “Lo Hobbit”, sempre diretta da Peter Jackson e divisa in “Un Viaggio Inaspettato”, “La Desolazione di Smaug” e “La Battaglia delle Cinque Armate”, ritornerà in qualità 4K.

Quando? Non servirà aspettare un’Era, ma bensì il 2020! Lo stesso anno di uscita della serie firmata da Amazon. Che sia l’occasione buona per rivedere tutti questi film al cinema?