“Cuphead”: le due tazze arrivano su Nintendo Switch

È la fine di settembre del 2017 quando, su Steam e sullo store di Xbox One, fanno il loro ritorno i cartoni animati degli anni Trenta tipici della Disney e Fleischer Studios.

Questa è stata la prima impressione quando il parco titoli videoludico si è arricchito di questo particolare videogioco creato dai fratelli Chad e Jared Moldenhauer.

I due sono cresciuti a pane, cartoni animati vecchio stile su VHS e videogiochi ad 8 e 16 bit come testimonia la loro creatura, “Cuphead – Don’t Deal With The Devil”, ma di che cosa si tratta esattamente e perché ha avuto così tanto successo? Cerchiamo di capirlo assieme.

“Cuphead”: arrivano le tazze

Come accennato prima i due giovani fratelli hanno passato buona parte della loro infanzia “divorando” i vecchi cartoni animati pieni di personaggi stravaganti e musiche irresistibili. Col passare degli anni, Chad e Jared sono cresciuti, ma il loro sogno di creare un gioco che si basasse su questa loro grande passione non è mai svanito.

Dedicarono anima e corpo, oltre che risparmi, su un loro personalissimo tipo di gioco “Run & Gun”. Per darvi un’idea generale immaginate di mischiare assieme il celeberrimo “Topolino e le sue avventure” su PlayStation 1 ed il caro vecchio “Metal Slug” famoso sui cabinati Neo Geo. Oppure un “Super Meat Boy”, stiamo ancora aspettando il sequel “Super Meat Boy Forever”, molto più “politically correct”.

Protagonisti di questa folle storia sono i due fratelli tazza, Cuphead e Mugman, i quali, ingannati dal Diavolo al Casinò di Re Dado, dovranno recuperare le anime degli altri sventurati che hanno firmato un contratto con il Principe delle Tenebre. Tutti sparsi sulle varie isole del gioco, tutti agguerriti ed ovviamente cartooneschi.

Non per niente si vede la mano vera e propria dietro agli scenari ed ai boss. Anche l’arma dei due fratelli sono le mani che, messe a mo’ di pistola, spareranno dei raggi con i quali colpire i nemici. Raggi che potranno anche essere potenziati raccogliendo i vari power up nel corso dei livelli.

La colonna sonora è poi molto ricca ed allegra, merito del compositore Kristofer Maddigan che ha voluto celebrare gli anni Trenta, e varia a seconda dei momenti del gioco. Non vi troverete dunque lo stesso tema ripetuto X volte durante lo svolgimento di un livello, ma cambierà a seconda dell’ordine delle tracce.

“Cuphead” e Nintendo Switch

Aprile vedrà ufficialmente lo sbarco di “Cuphead” sulla nuova consolle di Nintendo posizionandosi accanto a titoli ben più blasonati come gli ultimi “Super Mario Odyssey” e “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”, gli ultimi eredi delle due maggiori serie firmate dalla grande “N” e nati negli anni ’80.

Visto che “Cuphead” è un run & gun in 2D lo sbarco su Switch è stato un passaggio quasi obbligatorio e, a quanto pare, funziona comunque molto bene anche se giocato sul televisore nonostante lievi cali di frame rate.

Questo secondo gli “addetti al settore” che hanno potuto provarlo in anteprima. Chicca finale la lingua, il gioco è stato infatti tradotto in italiano per la gioia dei gamer nostrani. Mica male vero?

Vanni

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