Anthem: i principali problemi e bug del gioco di BioWare

È l’inizio di febbraio del 2019 quando, negli store online, è uscita la demo ufficiale di “Anthem”, spratutto futuristico in terza persona della BioWare (“Baldur’s Gate“, “Neverwinter Nights” e “Mass Effect” giusto per dire qualche titolo).

Uscito poi a fine febbraio, “Anthem” ha registrato un boom di pre order, acquisti ed ore di gameplay da parte dei videogiocatori di tutto il mondo. Ovviamente però capita anche a delle perle come queste di avere qualche crepa che ne corrompe la perfezione. Prima di passare a questo, vediamo di rinfrescarci un po’ la memoria su “Anthem”.

La trama in breve

Le avventure principali sono ambientate a Fort Tarsis, situata nel pianeta selvaggio di Bastion, fortezza dalla quale partono le pericolose degli Specialisti. Dei tostissimi Space Marines, come ci ha insegnato Warhammer 40.000, con il colpo in canna pronto a sforacchiare nemici quali Arcanisti, Codificatori, Corvus e Sentinelle.

Davanti a loro un ambiente tutto da esplorare assieme ad una squadra suddivisa in classi come il “Colosso” (tank), il “Guardiano” (guerriero), l’“Intercettore” (ranger) e la “Tempesta” (mago).

In mezzo a questo turbinio di pallottole e mostri selvaggi il resto dell’umanità è arroccato a sua volta in altre città – fortezze pronte a farsi la guerra. Tra i nemici poi, oltre alle creature mastodontiche, ci saranno anche contrabbandieri e razziatori fino ad arrivare a “Lo Scrutatore” che vuole diventare un dio tramite il potere dell’Inno.

Come recita il disclaimer “viviamo in un mondo incompiuto. Gli dei imbrigliarono il potere dell’Inno, sorgente di pura creazione, per modellare il nostro mondo. Ma prima che la loro opera fosse completa, i Creatori svanirono. Lasciarono dietro di sé una terra cosparsa di strumenti della creazione. Attingendo al potere dell’Inno, questi manufatti abbandonati continuarono a rimodellare il paesaggio con disastri colossali, tempeste violente e bestie mutanti”.

I problemi di “Anthem”

Quando una casa produttrice rilascia delle patch significa che vuole “correggere” alcuni bug o imperfezioni del gioco, e questo va più che bene, ma fa un po’ storcere il naso che ben due patch vengano rilasciate in neanche un mese di vita del gioco (ricordiamo uscito il 22 febbraio).

Cosa che ha fatto infuriare non poco la community che si è “vendicata” boicottando il prodotto e dandogli non pochi voti negativi. Dopo l’iniziale bug, subito corretto, di un Defender Rifle di livello 1 che risultava essere più potente di altre armi successivi problemi non hanno tardato a farsi sentire.

Tra questi ci sono tempi di caricamento troppo lunghi, una monotonia generale delle missioni, loot scarsi anche ad alti livelli di difficoltà, modifiche del proprio set possibile solo a Fort Tarsis, poca flessibilità dei comandi per il “Colosso” e malfunzionamenti più generici che buttano fuori i giocatori che si cimentano nelle missioni in multiplayer.

A tutto questo EA Help ha dichiarato “siamo consapevoli del problema a livello di crash che alcuni tra voi stanno segnalando per quanto riguarda Anthem. Stiamo indagando e vi chiediamo di condividere il report dei dati legato al crash quando lo riscontrate. Se lo farete vi contatteremo per raccogliere informazioni. Per tutto il resto potete dirigervi sulla pagina di supporto”.

Vanni

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