Siamo nel Giappone del 1990 quando, per la somma gioia di tutti gli otaku della Terra del Sol Levante, viene pubblicato il manga “Alita l’angelo della battaglia”.
Un’opera scritta e disegnata dal talentuoso e visionario mangaka Yukito Kishiro che aveva già all’attivo qualche pubblicazione di minor successo.
Il manga originale termina nel 1995, ma la sua storia viene poi ripresa nel 2001, nel 2011 ed infine nel 2014 continuando ancora oggi con il nome di “Alita: Mars Chronicle”.
Va però detto che dai fumetti alle trasposizioni animate il passo è stato breve, quando il prodotto è buono allora è una tappa quasi obbligata, e pochi anni dopo venne realizzato un OAV in due puntate.
Ad ogni modo, Kishiro ha realizzato una storia futuristica che narra delle gesta della giovane ragazza cyborg Alita. Con il corpo meccanico, ma con un cervello umano impiantato dal dottor Daisuke Ido, Alita non ricorda nulla del suo passato.
L’unica cosa certa è che per riacquistare la memoria dovrà farsi largo a suon di Panzer Kunst, letale arte marziale di Marte, tra gli intrighi ed i nemici della città discarica posta sotto Salem. Città che, al contrario della prima, è all’insegna della civiltà rimanendo sospesa sulle nubi come a volersi elevare anche a livello sociale e spirituale.
Tra combattimenti all’ultimo sangue, misteri, sentimenti contrastanti e filosofie orientali e non, i giapponesi sono maestri in questo, riuscirà dunque la giovane cyborg a recuperare i ricordi perduti?
Il nome del regista americano è spesso collegato a quello dell’amico e collega Quentin Tarantino. Sono infatti molti i punti che li accomunano come ad esempio la conoscenza enciclopedica del cinema, i personaggi bizzarri ed un po’ tamarri e naturalmente le tonnellate di violenza mista a litri di sangue finto dei loro film.
Dopo la serie di “El Mariachi”, “Spy Kids”, “Sin City” e “Machete”, oltre che chicche come l’episodio di “Four Rooms” ed il cult “Dal tramonto all’alba”, Rodriguez torna dietro alla macchina da presa dando un volto nuovo e rivisitando leggermente la storia originale dove la protagonista diventa una cacciatrice di taglie per recuperare la memoria.
A vestire i panni della tanto bella quanto letale Alita è dunque la giovane attrice Rosa Salazar, già nota per la serie di “Maze Runner” e “Birdbox”, confermando una scelta più che azzeccata. Da non dimenticare che la pellicola è stata prodotta da James Cameron, non uno qualunque insomma.
Basterebbe solo dire che nell’arco di un fine settimana la pellicola di Rodriguez ha incassato circa 30 milioni di dollari solo negli Stati Uniti superando abbondantemente i 100 milioni nel resto del mondo. Niente male vero?
Un successo che, ricordiamo, abbiamo già visto anche con pellicole del calibro di “Aquaman” interpretato da Jason Momoa e che fa ben sperare tutti i fan di anime e manga che potrebbero vedere presto al cinema i loro eroi preferiti in live action.
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