Sembra di essere di fronte ad uno strano gioco di parole tra la celebre saga cinematografica di “Mission Impossible” con Tom Cruise ed un paradosso filosofico in stile “Comma 22”, eppure il caffè senza caffè è l’ultimo e pionieristico progetto dell’azienda statunitense Impossibile Foods.
Un nome che non è certo nuovo a “paradossi culinari” di questo genere, ma cerchiamo di procedere con ordine e capire meglio se questo nuovo tipo di ambiziosa bevanda possa sostituire quella che prendiamo abitualmente ogni mattina a casa o al bar.
L’azienda Impossible Foods Inc. nasce nel 2011 a Redwood City (California) con l’intenzione però di differenziarsi da molti altri brand che operano nel settore dell’alimentazione da anni e che sono già stati bersaglio di associazioni ambientaliste ed animaliste.
Già a partire dal nome si può infatti capire come la mission principale di Impossible Foods (letteralmente traducibile con “cibi impossibili”) sia quella di fornire ai consumatori degli alimenti più sani possibile che conservino gli stessi sapori e proprietà nutrizionali, ma senza gli aspetti negativi come danni a foreste, animali e salute.
Detta così sembra quasi fantascienza, vero? Eppure, non per niente questa azienda, è sempre in primissima linea quando si tratta di ricerche sui prodotti animali a livello molecolare ed ha già immesso sul mercato il pesce senza pesce e la plant based meat per degli hamburger eco friendly (come già visto con l’Impossible Burger 2.0 al CES 2019).
Impossible Foods ha poi collaborato anche con un colosso dell’alimentazione come Burger King per questo hamburger e per ricreare, addirittura, l’effetto del sangue che cola dalla carne senza però che nessun animale abbia sofferto.
Tutto questo è reso possibile da una particolare sostanza naturalmente contenuta nell’emoglobina chiamata “heme”, un’aggiunta in più a degli hamburger letteralmente coltivati!
Il caffè senza caffè è l’ultima “visione” di Impossibile Foods finanziata dall’azienda Horizon Ventures che aveva già investito nei già citati progetti di carne e pesce eco friendly.
Pare infatti che le due aziende abbiano poi concluso un affare da più di due milioni e mezzo di dollari con la società di Seattle Atomo Coffee (fondata dai microbiologi Jarret Stopforth e Andy Kleitsch) che ha puntato tutte le sue risorse sulla creazione di un caffè molecolare.
Tale caffè pare che sia ottenuto dagli estratti di carruba e cicoria, piante che non contengono alcuna traccia di caffeina, per creare una bevanda dal sapore molto simile, ma dall’impatto ambientale decisamente inferiore dato che non sono pochi i danni alla natura dovuti alle piantagioni.
Inoltre Atomo Coffee ha già affermato come voglia commercializzare un clone simile in tutto e per tutto all’originale, compreso l’aroma. Al momento non si sa molto altro su questo nuovo caffè senza caffè poiché la ricetta di Stopforth e Kleitsch è ancora coperta da segreto.
Chissà dunque se riuscirà a sostituire il caffè che beviamo di solito, sia con la moka oppure con le apposite macchinette con cialde, e quali saranno le altre “imprese” di Impossibile Foods.
Un altro interrogativo riguarda poi la reazione dei consumatori e dei produttori di caffè, ma per questo meglio aspettare facendosi un caffè classico.
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