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Huawei torna a produttore smartphone: vialibera a processori e componenti, purché non riguardano le reti 5G.

La divisione di Huawei quella che si occupa di reti e connettività per il momento non avrà voce in capitolo. La divisione consumer però potrà tornare a produrre gli smartphone: gli Stati Uniti hanno permesso la vendita di componenti dei processori fino ai sensori fotografici.

Tutti quelli che hanno seguito delle vicende Huawei, avranno notato che il problema che attanaglia da un bel po’ di tempo il colosso cinese, sei stato placato dai USA poiché ogni azienda che produce componenti per gli smartphone Huawei ho di nuovo mettersi in affari con essa.

Molti di voi ricorderanno che Huawei è rimasta senza memoria, senza schermi, senza sensore,così Huawei ha deciso di fare scorte di componente negli ultimi mesi ed è riuscita a gestire la produzione fino ad oggi, Ma che si è rivelato nello stesso tempo limitata. Le stime degli analisti prevedono un blocco a marzo del 2021, ma oggi il financial Time riporta che gli USA starebbero iniziando a dare i permessi a tutte le aziende che producono e quindi possono fornire componenti a Huawei.

Samsung ha avuto i permessi per oled, Sony omnivision per i sensori fotografici è un paio di aziende avrebbero ricevuto le licenze per produrre semiconduttori e memorie.

La regola da rispettare sarebbe solo una: questi componenti non possono essere utilizzati per produrre apparecchiature di rete 5G.

quindi se scelte la più ragione Ivan e ovvero quello di permettere a Huawei di tornare a fare telefoni ma nello stesso tempo impedire alla divisione business di creare prodotti 5G ed aumentare le quote di mercato.

Quindi la divisione business che produce apparati di rete non potrà rifornirsi dei componenti necessari, tuttavia questa divisione ha tempi molto più lenti rispetto ai colleghi che sono costretti ad inseguire le novità.

Vogliamo ricordare però che da 2 anni che Huawei accumula componenti per la produzione dei pezzi che le servono per installare reti 5G nei paesi dove è permesso farlo. Allo stato attuale 2 anni dovrebbero essere più che sufficienti per riportare a regime la produzione interna.

Giuseppe Stabile

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