Scontrino elettronico: si cambia registro

Nell’ultimo periodo tutti noi abbiamo visto una sorta di “evoluzione” in digitale dei normali mezzi di comunicazione, dai vecchi telegrammi ai telefoni, e di tutta una serie di oggetti e consuetudini tipiche della vita di tutti i giorni.

In tutti questi svariati ambiti non poteva certo mancare il commercio. A partire dalla fattura e dalla moneta, ora si parla di fattura elettronica e di criptovaluta come Libra, è toccato anche al classico scontrino di carta emesso dai registratori di cassa ad ogni nostro acquisto.

La semplice strisciolina di carta che la maggior parte delle volte “ingombrava” i nostri portafogli oppure i bidoni della carta sembra dunque essere destinata ad essere un pallido ricordo.

Un ricordo sbiadito che conviene, in primis, agli alberi e poi anche all’Agenzia delle Entrate che, in questo modo, avrà una panoramica molto più completa dei movimenti fiscali delle attività commerciali. Inoltre si rivelerà utile anche ai possessori di partita Iva.

Ma che cosa si intende esattamente con il termine scontrino elettronico? Che cosa cambierà per i commercianti ed i consumatori? Cerchiamo dunque di rispondere a queste e ad altre domande assieme!

scontrino elettronico - interno

Scontrino elettronico: che cos’è?

Dal primo luglio di quest’anno è dunque entrato in vigore l’obbligo del nuovo scontrino elettronico che, come già detto poco fa, andrà a sostituire quello cartaceo al quale siamo tutti abituati ormai da anni.

Con le dovute eccezioni e proroghe stabilite in base al giro di guadagni delle varie attività commerciali, lo scontrino elettronico consiste comunque in un documento con valenza solo commerciale da salvare sul proprio computer e trasmettere all’Agenzia delle Entrate.

Se il cliente è d’accordo si potrà inviarlo a lui direttamente tramite e – mail oppure, per facilitare la transizione, si stamperà direttamente un documento su carta e potrà essere completato con l’aggiunta del codice fiscale e dell’eventuale partita Iva. Inoltre fungerà anche da garanzia del prodotto.

Scontrino elettronico: che cosa cambia per i commercianti ed i consumatori?

Innanzitutto il primo cambiamento per i commercianti sarà il proprio registratore di cassa. I più nuovi potranno essere “aggiornati” con una detrazione del 50% mentre, per chi ha ancora dei modelli piuttosto vecchi, bisognerà cambiarli direttamente.

Il documento stampato con il nuovo registratore di cassa dovrà poi essere inviato all’Agenzia delle Entrate entro 12 giorni dalla transazione. La misura riguarda inoltre tutte le attività con guadagni superiori ai 400.000 Euro, questo almeno fino al primo gennaio del 2020, il cui totale si aggira attorno a più di 200.000 esercizi commerciali.

Appositi servizi telematici, come Fisconline oppure Entratel, aiuteranno i commercianti durante la comunicazione di questo tipo di documenti al pari degli operatori. Questi ultimi dovranno verificare i dati sullo scontrino elettronico e completarli a loro volta.

I consumatori invece potranno inserire la loro partita Iva nel nuovo scontrino, ovviamente va richiesta prima che venga emesso, e potranno averlo sia in forma cartacea che per posta elettronica.

Per loro lo scontrino elettronico non avrà alcuna rilevanza fiscale, ma costituirà una sorta di “sostitutivo” della garanzia del prodotto acquistato con tutti i relativi diritti di recesso e simili.