Crew Dragon: bentornato sulla Terra Ripley!

Cape Canaveral (Florida), è il 2 marzo 2019 e sono le ore 9.00 del mattino, l’atmosfera è tesa per la compagnia spaziale di Elon Musk, SpaceX. Il noto imprenditore, ricordiamolo anche per Tesla Motors, ha fatto partire la nuova navetta Crew Dragon alla volta delle stelle dopo giorni di rinvio.

Musk, che aveva già annunciato di voler vivere su Marte, sta dando sempre più forma a quello che è sempre stato una delle utopie più grandi dell’uomo, colonizzare lo spazio. Ad “aiutarlo” in questa missione c’erano il manichino Ripley, così chiamato in onore del ruolo interpretato da Sigourney Weaver nella serie di fim cult “Alien”, ed un simpatico peluche blu chiamato Earth.

crew dragon - interno

Dopo poco più di un giorno dalla partenza, Crew Dragon si è agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) che ha comunicato il “missione compiuta” con un tweet.

Una volta che la navetta (può contenere fino a quattro persone come una macchina) si è perfettamente agganciata alla stazione è toccato all’astronauta statunitense Anne McClain ed al collega David Saint – Jacques controllare le “condizioni di salute dei passeggeri” e della navetta. I due astronauti hanno infatti dichiarato in un breve video di pochi secondi che Ripley ed Earth sembrano aver apprezzato il viaggio fino a qui.

La Missione Demo – 1

La navetta è rimasta in orbita per cinque giorni, fino all’otto marzo, per poi ritornare con un tuffo nell’Oceano planando sui paracadute. La missione è servita per monitorare gli effetti che un “taxi spaziale” potrebbe avere su di un equipaggio umano.

Il manichino Ripley infatti, qui più simile ad un altro “manichino” cult degli anni Ottanta, è infatti dotato di sensori che rilevano e monitorano le attività di un corpo umano durante un viaggio tra le stelle.

Questo servirà a capire se questi viaggi potranno essere effettuati più spesso e come reagisce il corpo fuori dall’orbita, oltre alla sicurezza della navetta chiaramente. Tutto questo ha infatti dato il La alla missione successiva, la Demo – 2.

La Missione Demo – 2

Prevista per il mese di luglio questa volta ospiterà due astronauti, Douglas Hurley e Bob Behnken, che testeranno ulteriormente le capacità ed il livello di sicurezza della capsula per far sì che il viaggio umano nello spazio sia sempre più vicino a noi.

Riferendosi comunque alla prima missione, l’amministratore della Nasa Jim Bridenstine, si è dichiarato entusiasta oltre che “emotivamente esausto” a causa dell’enorme tasso di lavoro e di stress che l’impresa ha richiesto.

Ha poi affermato di essere molto fiducioso nel progetto e, visti i grandi risultati, perché non esserlo? Chissà che cosa ci riservano le profondità del cosmo!

Una piccola curiosità

In tutto ciò la cosa più curiosa è che il ritorno di Ripley ed Earth concideva, quasi, con un altro famoso ritorno nella storia della Nasa.

Il 13 marzo del 1969, infatti, l’Apollo 9 ritornava sulla Terra “atterrando” nelle profonde acque oceaniche. A parte lo sfaso di pochi giorni, il tutto celebra casualmente una grandissima missione avvenuta esattamente 50 anni fa!